[postlink]http://www.giornaledipuglia.tv/2012/12/top-video-2012-terremoto-in-emilia.html[/postlink]http://www.youtube.com/watch?v=B1a07z-zOzYendofvid
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Tra il 20 maggio e il 3 giugno 2012 un'inattesa ondata di terrore sismico ha colpito il cuore dell'Emilia Romagna uccidendo 27 persone e distruggendo centinaia di abitazioni ed attività produttive. Il disastro è stato totalmente imprevisto. La Pianura Padana sembrava il posto più sicuro d'Italia con la sua attività agricola ed industriale. La minaccia è rimasta dormiente per 500 anni ed il mostro si è risvegliato il 20 maggio alle 4.04 del mattino. Il documentario racconta le vicende di alcune vittime e superstiti: Nicola che è morto sotto gli occhi dei soccorritori durante una scossa di assestamento. Liviana che è stata salvata dall'unità cinofila dei Vigili del Fuoco per poi soccombere alle ferite due settimane dopo, Antonio ferito lievemente in seguito alla caduta dell'armadio della camera da letto, padre Ivan che è morto mentre cercava di mettere in salvo una statua della Madonna, portandola fuori dalla chiesa colpita dal terremoto e la famiglia Pigo che ha avuto la casa distrutta dal fango, che ha letteralmente ingoiato il pavimento. Nei cinquanta minuti del video si cerca anche di indagare su ciò che ha provocato il terremoto: l'arco di Ferrara, una catena montuosa sotterranea a soli sei chilometri sotto la superficie della valle del Po, è stata deformata dalla placca continentale africana che si sposta verso nord ovest. Lo spettatore, grazie a filmati d'avanguardia girati per mezzo di droni che hanno sorvolato le aree devastate con speciali telecamere HD, ha modo di compiere un viaggio tra le macerie del terremoto che ha scosso l'Emilia approfondendo con autorevoli sismologi e scienziati quanto è davvero accaduto nelle profondità della Terra nel corso di quel tragico mese. Girato interamente in loco è stato prodotto e diretto da Paul Russell, produttore britannico, ed Andrea Vogt, giornalista americana, residenti da tempo in Emilia. Sono stati inoltre chiamati a collaborare operatori, montatori e musicisti della zona colpita dal sisma.
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